Mihai Mirodone (47 anni) è un terapeuta Yumeiho, membro della Società Rumena di Yumeiho e istruttore di terapia Yumeiho, accreditato dal Centro Yumeiho in Giappone. La sua storia con la terapia giapponese Yumeiho è iniziata più di dieci anni fa, quando ha sofferto di un dolore terribile all’anca.
Mihai Mirodone ha ricevuto una diagnosi devastante quindici anni fa: necrosi della testa del femore, con raccomandazione di intervento chirurgico e protesi. Ha rifiutato l’operazione, cercando e trattandosi con terapie alternative, scoprendo così la terapia Yumeiho. Dopo alcune sedute, il dolore all’anca si è alleviato, la postura è migliorata e il suo stato fisico e mentale si è stabilizzato. Ha deciso quindi di diventare praticante, aiutando migliaia di persone a migliorare la propria salute, dalle problematiche spinali ai disturbi gravi delle ossa. “Mi è sempre piaciuta la filosofia giapponese, basata su correttezza, rispetto, pulizia e morale, per citare solo alcuni dei loro principi di vita”, racconta Mihai. Ha studiato con uno dei migliori praticanti di Yumeiho al mondo, il sensei Sorin Iga, presidente della Società Rumena di Yumeiho. Yumeiho è un metodo terapeutico basato su azioni manuali che coinvolgono tutto il corpo per mantenere o migliorare la salute, comprendendo circa 100 manovre che aiutano a riequilibrare l’organismo e alleviare disturbi sia acuti che cronici. Dopo la sua esperienza, Mihai ha deciso di applicare ciò che ha funzionato per lui. “Se ha funzionato per me, forse funzionerà anche per altri. Ho pensato prima alle persone intorno a me e poi anche ad altri,” ci racconta il terapeuta. Gradualmente, sempre più romeni hanno iniziato a frequentare il suo centro Yumeiho per il recupero o il miglioramento della salute, in particolare per problemi ossei o dolori alla schiena. Ha lasciato il lavoro alle ferrovie per aprire il primo centro di salute a Galați e, grazie al successo ottenuto, ha aperto un secondo centro. Tuttavia, è stato difficile perché molte persone sanno poco di questa terapia giapponese. “Se vedono video con manovre pericolose sotto il nome Yumeiho, la gente diventa diffidente. Molti non vogliono le ‘manipolazioni’, ma solo le manovre semplici. È importante capire che Yumeiho non significa iniziare immediatamente a ‘scrocchiare’ il paziente. Ci sono casi in cui il terapeuta decide di non applicare tali manovre,” sottolinea Mihai Mirodone.
Corregge gli squilibri presenti nell’organismo
Yumeiho è una terapia di riallineamento posturale del corpo, che consente ai pazienti di ottenere una maggiore mobilità ed elasticità. ‘La terapia Yumeiho non guarisce nulla, non agisce esclusivamente su un problema. Non è che il paziente venga con una malattia e noi agiamo su di essa. Yumeiho è una terapia olistica, il che significa che trattiamo l’intero paziente dall’alto verso il basso. Cerco di riallineare fisicamente la postura del paziente, poiché molti problemi di salute derivano da una posizione scorretta della colonna vertebrale e delle ossa del bacino. Quando si verificano queste posizioni scorrette, esse sono accompagnate da irritazioni delle vie nervose del corpo, che nel tempo possono influenzare gli organi interni,’ spiega il terapeuta. La sua posizione è sostenuta anche dai medici che praticano la medicina allopatica. ‘La medicina allopatica si basa sulla diagnosi del medico e sul trattamento con sostanze farmacologiche, la medicina omeopatica si basa su sostanze e piante ottenute dalla natura, mentre le terapie complementari si fondano su massaggi, movimenti o rilassamento. Tutti e tre i tipi di terapia possono coesistere e essere utilizzati per ottenere un risultato favorevole per la salute di una persona, ma non dobbiamo affermare che uno sia migliore dell’altro. Per questo motivo si chiamano terapie complementari, poiché completano il supporto a una terapia allopatica. Noi, come medici, cerchiamo di spiegare alle persone che non siamo contrari a queste terapie alternative, ma è importante essere cauti quando ci rivolgiamo a chi le pratica, per distinguere tra persone competenti e quelle che cercano solo guadagni materiali a scapito della salute degli individui. Le terapie alternative devono essere utilizzate con cautela e solo dopo aver ottenuto una diagnosi chiara della condizione di cui soffriamo”, ci ha dichiarato Valentin Boldea, medico di famiglia. Mihai corregge gli squilibri nel corpo attraverso la terapia che applica, migliorando e persino “guarendo” i pazienti in molti casi. Evita di usare il termine “guarigione”, poiché un paziente può ristabilirsi fisicamente e mantenere la propria salute, ma la condizione da cui soffre, soprattutto se cronica, non scompare mai. “L’informazione della malattia rimane nel corpo, solo che non si manifesta più”, sottolinea l’istruttore di Yumeiho. Anche se tratta molte condizioni, la terapia Yumeiho non deve essere vista come un rimedio universale.
La condizione più frequentemente trattata attraverso la terapia Yumeiho
Molti dei pazienti che vengono da Mihai per la terapia sono stanchi, stressati e tesi, con molte affezioni che portano avanti da molto tempo, perché in generale non fanno esercizio, sono molto sedentari, e dopo una seduta si lamentano di febbre muscolare. ‘Sembra strano che dopo la prima seduta di massaggio si abbia febbre muscolare. Tuttavia, Yumeiho non è un massaggio, come erroneamente hanno capito alcuni, e la terapia provoca una reazione da parte dell’organismo, che conferma che il trattamento è stato buono e ha cambiato qualcosa nel corpo del paziente,’ sostiene il terapeuta. Qui interviene anche il terapeuta, che deve spiegare a ogni paziente quali reazioni possono apparire dopo l’applicazione delle manovre Yumeiho, anche se molti dimenticano in fretta o non prestano attenzione quando gli si parla. Mihai ha trattato migliaia di pazienti nel corso dei 10 anni in cui pratica questa terapia giapponese, la grande maggioranza dei quali con ernia del disco. Ha sempre consigliato ai suoi pazienti di accettare la terapia su tutto il corpo, non solo sulla zona o sull’organo dove hanno un problema in un dato momento, perché il suo effetto sarà quasi completo. Le persone vengono a curarsi perché sentono le gambe affaticate o hanno mal di schiena e sono sorprese di quanto si sentano bene dopo. Ciò che non capiscono è che se ripetono gli errori che facevano prima, ad esempio, riguardo alla postura che hanno in ufficio e non continuano con esercizi come terapia di mantenimento, i problemi torneranno e si acutizzeranno. ‘Quando lavori sulla zona cervicale, per esempio, migliora chiaramente l’afflusso di sangue, assicurando una maggiore quantità di nutrienti e ossigeno al cervello, che lavorerà a un livello superiore rispetto a prima. Questo è molto importante,’ sottolinea Mihai.
Molti pazienti vengono alle sedute di terapia Yumeiho per curiosità o spinti dai familiari o dalle affezioni di cui soffrono, e dopo la prima sessione sono sorpresi di scoprire che il loro stato di salute e il loro tono sono molto migliori. ‘La terapia Yumeiho è piuttosto impegnativa fisicamente per il terapeuta. Egli dà della sua salute per offrire un benessere al paziente. Ciò che alcuni pazienti non capiscono è che non pagano per la salute, ma per il terapeuta, che li aiuta a recuperarla,’ ci confida il terapeuta. Sempre più romeni si sono avvalsi negli ultimi anni delle terapie alternative, e nel caso della terapia Yumeiho, un grande vantaggio è che è non invasiva e i pazienti ottengono risultati tangibili già dalla prima seduta. ”Questo è il motivo per cui applico questa terapia da tanti anni, perché ho constatato che i risultati sono spettacolari e piuttosto rapidi rispetto ad altre terapie che ho provato sulla mia pelle. Ci sono alcuni casi in cui non riesco ad aiutare un paziente, perché le affezioni che ha sono in una fase più avanzata, difficili da trattare con una terapia alternativa, e allora lo indirizzo a un medico specialista,” ci confida Mihai. Ha molti piani per il futuro, e uno di questi è far conoscere la terapia Yumeiho così come è, senza esagerazioni inutili, poiché le tecniche che essa implica sono prima di tutto preventive, necessarie a molte persone, avendo il ruolo di prevenire l’insorgenza di squilibri nell’organismo e l’insorgere della malattia, ma anche di prevenire l’aggravamento delle affezioni già installate.
